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| Manifestazione di Mercoledì 18 Marzo a Firenze - Manif de Mercredì le 18 Mars en Florence | |
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Lorenzo Zolfanelli
Nombre de messages : 1 Date d'inscription : 24/03/2009
| Sujet: Manifestazione di Mercoledì 18 Marzo a Firenze - Manif de Mercredì le 18 Mars en Florence Mar 24 Mar - 23:41 | |
| Mercoledì 18 Marzo 10.000, tra studenti e lavoratori del mondo della scuola, prendono parte alla manifestazione indetta dalla FLC-CGIL.Al termine della manifestazione una breve assemblea finale, alla quale intervengono le varie realtà che hanno partecipato alla manifestazione: lavoratori, ricercatori, studenti universitari e medi. Segue la piattaforma relativa agli studenti medi:
LA SCUOLA PUBBLICA NON SI TOCCA, STUDENTI E PRECARI UNITI NELLA LOTTA
Scendiamo in piazza oggi, così come lo abbiamo fatto nei mesi scorsi, con la stessa determinazione che ci ha contraddistinto in autunno, per opporci alla linea politica del governo del nostro paese.
Siamo studenti e crediamo fortemente nella scuola e nell’università pubblica, che è stata ripetutamente attaccata dai governi nel susseguirsi degli anni, delle riforme e dei ministri. L’ultimo attacco è giunto dal governo attualmente in carica con i decreti Gelmini/Tremonti quali, principalmente, la legge 169, che attacca la scuola primaria italiana ridimensionando i moduli orari (ossia il tempo pieno) e inserendo la figura del maestro unico; la legge 1/2009 (ex decreto legge 180) che prevede un’ulteriore taglio dei finanziamenti alle università, che vanno ad aggiungersi a quelli già previsti dalla legge 133 (contenuta nella finanziaria). La 133 prevede la possibilità per gli Atenei di essere trasformati in fondazioni di diritto privato, cosa che porterebbe potenzialmente alla chiusura definitiva di alcune facoltà nonché alla trasformazione delle università in vere e proprie aziende per le quali ogni mezzo sarebbe legittimo al fine di far quadrare il bilancio (quindi le tasse universitarie potrebbero lievitare a cifre astronomiche, si creerebbero facoltà di serie A e di serie B…). Inoltre l’onorevole Valentina Aprea il 12 maggio scorso ha presentato alla VII commissione culturale della camera un disegno di legge, conosciuto come DDL Aprea, nel quale si prevede la trasformazione dei Consigli d’Istituto in Consigli di Amministrazione, la possibilità di partecipazione di enti privati nella stesura del piano di offerta formativa della scuola (il DDL Aprea è quindi paragonabile alla 133, alla trasformazione delle università in fondazioni private), l’istituzione di concorsi per l’assunzione degli insegnanti interni alla scuola e non più provinciali, la totale libertà del dirigente scolastico nello stabilire le quote delle rappresentanze studentesche all’interno del consiglio di amministrazione. Oltre ad opporci all’entrata di enti privati all’interno del piano di offerta formativa e nell’amministrazione economica delle scuole riteniamo fondamentale la presenza di una rappresentanza studentesca paritaria, rappresentanza che già adesso non è equivalente a quella dei professori nei consigli d’istituto. Ma non limitiamoci ad analizzare le condizioni della scuola pubblica e parliamo anche di altri ambiti. Il diritto di sciopero è in serio pericolo data la proposta del ministro Sacconi, che ha presentato un DDL con il quale si stabilisce che soltanto le sigle sindacali che superano il 51% di rappresentanza tra i lavoratori potranno proclamare sciopero e che per alcune categorie, come ad esempio quella dei trasporti, lo sciopero dovrà essere virtuale, cioè i lavoratori dovranno comunque svolgere la propria attività senza però percepire il loro stipendio. Ciò dimostra come si voglia togliere ai lavoratori uno degli ultimi strumenti rimasti a loro disposizione per esprimere il loro dissenso e rivendicare i propri diritti. E il pacchetto sicurezza? Contiene una serie di provvedimenti, come ad esempio la legalizzazione delle leghiste ronde cittadine o la possibilità per i medici di denunciare immigrati clandestini, che evidenziano il crescente sentimento razzista e violento, stimolato dalla generale sensazione di paura trasmessa dai media. In questo scenario stanno prendendo piede, come dimostrano i recenti fatti di Roma, Bergamo, Torino, Pisa e Firenze, movimenti di stampo xenofobo e neofascista che vengono esplicitamente sostenuti dal governo e dalle forze dell’ordine che, legittimando questi atti e caricando immotivatamente (vedi scontri di Bergamo) i manifestanti antifascisti, attentano ogni giorno di più alla nostra giustizia e alla nostra libertà.
In conclusione noi Studenti rivendichiamo il diritto di avere una scuola pubblica, plurale, con possibilità di partecipazione attiva all’amministrazione e all’organizzazione della scuola da parte degli studenti; ed un serio investimento per l'edilizia scolastica e per le strumentazioni. Riteniamo che per uscire dalla crisi sia necessario reinvestire nella cultura, nella libera informazione, nella ricerca, e rivalutare la scuola pubblica come luogo di formazione e confronto, nell’ottica di creare una nuova coscienza sociale, di lotta e solidarietà, e di cui l’antifascismo deve essere un valore fondante.
Coordinamento Studenti Medi Firenze Face for Peace Unione degli Studenti Firenze Rete degli Studenti Medi
===================================================================== (mi dispiace ma la traduzione non ce la faccio a finirla)
Wednesday March 18th, 10 thousands of students and school workers took part in the FLC-CGIL demonstration. At the end of the demonstraion we had a short final assembly, in which workers, researchers, university and secondary school students take part,
NO ONE WILL TOUCH STATE SCHOOL STUDENTS AND PRECARIOUS WORKERS FIGHTING TOGHETER Today we are taking to the street, as we have been doing since the last months, with the same perseverance marked ourselves in autumn, to oppose the political line that our government is leading. ........... | |
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