Aux Champs-Elysées
Una trentina di gruppi studenteschi e organizzazioni e sindacati di sinistra francesi hanno lanciato l'appello per un presidio davanti all'ambasciata greca a Parigi venerdì 12 dicembre scorso, in concomitanza con numerose altre manifestazioni e azioni di protesta in tutta Europa. Noi dell'onda parigina, la Vague Européenne, abbiamo risposto all'appello per esprimere la nostra solidarietà e la nostra indignazione per la politica di repressione del governo greco che ha portato all'omicidio di Alexis, e ribadire la nostra vicinanza alle cause del movimento greco. La rivolta in Grecia, il movimento dell'Onda in Italia, le mobilitazioni francesi contro CPE e LRU (la riforma dell'università, del tutto analoga a quella italiana), le proteste in Spagna contro il processo di Bologna non sono infatti altro che le risposte ad un processo di precarizzazione, di privatizzazione delle università e dei beni pubblici che viene portato avanti su scala europea. L' Europa intera sta cominciando a muoversi nella stessa direzione, di opposizione netta e totale alla privatizzazione dei beni comuni come passaggio "inevitabile" di stabilizzazione della crisi.
Il presidio di venerdì ha visto la partecipazione di circa 400 persone tra francesi, greci, italiani, spagnoli, studenti e non. Dopo circa un'ora di permanenza davanti all'ambasciata il "rassemblement" si è trasformato in un corteo spontaneo che si è incamminato lungo avenue d'Iéna in direzione dell'Etoile, con l'intento di bloccare uno dei maggiori nodi del traffico di Parigi. Come abbiamo avuto modo di scoprire nelle varie azioni effettuate nell'ultimo mese, in Francia le manifestazioni non autorizzate non sono tollerate e al minimo accenno di "disordine" intervengono ingenti forze di polizia per soffocare qualsiasi iniziativa con la forza.
A qualche centinaio di metri dall'incrocio dell'Etoile il corteo è stato bloccato da un cordone della CRS (la celere), e ci sono stati alcuni scontri con gli agenti che cercavano di spingere la folla indietro verso l'ambasciata. Qualche manganellata, spinte, bottiglie lanciate contro i cordoni...
Dopo circa un'ora di tensione, quando si è visto che la situazione non si sarebbe sbloccata, si è deciso con un'azione rapida di imboccare una via laterale che non era ancora presidiata dalla polizia e che portava direttamente sui vicini Champs Elysées. Utilizzando delle transenne prese in un cantiere vicino è stata costruita una barricata per tutta la larghezza dell'avenue e si è bloccato il traffico con un cordone in attesa che tutto il corteo si ricompattasse.
La situazione, già molto tesa fino a quel punto, è sfuggita di mano quando un piccolo gruppo di persone ha iniziato a danneggiare macchine parcheggiate, vetrine dei negozi e isole spartitraffico e una macchina della polizia è stata presa d'assalto. Si è dato vita ad un'intensa manif sauvage lungo gli Champs Elysèes, una cosa mai accaduta negli ultimi vent'anni. Le numerose cariche della polizia, da dietro e dalle varie vie laterali, dopo un po' hanno disperso il corteo. Molte persone si sono rifugiate nei corridoi della metropolitana, dove sono stati subito raggiunti dalle forze dell'ordine; quelli rimasti sul viale sono stati inseguiti. Agli increduli passanti gli agenti continuavano a ripetere di non preoccuparsi, "la situazione è sotto controllo, ora ci siamo qua noi"; a un turista è stato risposto "niente, stanno girando un film". Ci sono stati 6 arresti, con le accuse di "dégradations" (distruzione) e lancio di oggetti contro le forze dell'ordine: tre manifestanti francesi, e altre tre persone di cui per adesso non si conosce l'identità: agli arrestati non è stata data la possibilità di comunicare con nessuno.
Una manifestazione di protesta e di solidarietà è stata lanciata per lunedi 15, giorno in cui avrà luogo il processo.
Nel frattempo non ci lasciamo certo intimorire dalla repressione violenta che pare essere una pratica ben consolidata in tutti i paesi europei, e pensiamo a creare un movimento unico tra francesi, italiani, greci, ecc. qui a Parigi in vista della giornata di mobilitazione generale del 20 dicembre lanciata dal Politecnico occupato di Atene.
Andreas et Carlo vivent!
Vague Européenne - Paris