Proposta di Andrea del 24/11 15h10

CIAO A TUTTI!
Ieri sono andato all'assemblea al CICP, si è cominciato a parlare in
francese e l'ho trovato un fatto molto positivo. La scorsa settimana
sono stato piuttosto impegnato con i corsi e i "compiti a casa" e mi
sono perso buona parte delle discussioni in questa mailing list e
nelle manifestazioni. Ieri ho avuto modo di chiarire meglio gli
obiettivi del movimento e su questi ho parecchio da ridire! Cerco di
essere breve. La maggior parte dei ragazzi che fanno parte del
moviemento sono studenti erasmus, venuti a Parigi per un periodo
limitato nel tempo, che li terrà qui, come me, fino a Febbraio o a
Giugno. In questo momento ciò che ci serve meno è fare riflessioni, ci
sono decine e decine di facoltà in Italia e in Europa che stanno
producento documenti interessantissimi sulle riforme e che stanno
lavorando molto bene. Cominciare noi ora gruppi di studio, di lavoro,
per produrre altri documenti lo trovo un enorme dispendio di energie
che invece potremmo investire molto più produttivamente in altre
iniziative!!! Ingegneria de La Sapienza a Roma sta facendo delle cose
molto importanti e le idee che vengono fuori dalle assemblee lo sono
altrettanto. Questo starà accadendo sicuramente in altre facoltà.
Nessuno ci vieta di prendere questi documenti già redatti e discutere
delle idee che vi sono a monte.
Nel frattempo le assemblee, come quella di ieri, potrebbero essere
utilizzate, invece che per parlare di neo-liberalismo e di massimi
sistemi, per organizzare manifestazioni, interventi, modi per trovare
maggiore visibilità. Di questo ha bisogno il movimento, di farsi
conoscere in europa, e subito!!! Tra 3 mesi sarò a Roma e per quanto
mi possa impegnare in gruppi di lavoro avrò esami da fare e corsi da
seguire. L'ultima cosa che vorrei è cominciare un lavoro di questa
portata che dovrei poi abbandonare tra breve. Soprattutto non è di
riflessioni che ha bisogno il movimento, quelle ce ne sono, e tante,
in tutte le facoltà d'Europa!!! ABBIAMO BISOGNO DI VISIBILITA', DI
ANDARE IN PIAZZA, NELLE CONFERENZE, NEGLI ISTITUTI DI CULTURA, DI FARE
CONCERTI (come ho sentito ieri!). ABBIAMO UN'OCCASIONE A SETTIMANA PER
INCONTRARCI, NON SPRECHIAMOLA IN DISCORSI FINI A STESSI PER GLI
OBIETTIVI CHE SI PREFIGGONO, TRA 3 MESI LA META' DELLE PERSONE SE NE
SARA' ANDATA!
Mi dispiace di non aver detto questo ieri sera, ma purtroppo sono
dovuto andare via presto per studiare!
Spero che il movimento prenda questa direzione nei prossimi giorni e
che metta in pratica quello che già tante altre facoltà hanno fatto in
questi mesi di assemblee e proteste!!!

Ciao

Andrea

Si' ma vedi, ieri chi chiedeva di fare un gruppo sul processo di Bologna si proponeva semplicemente di mettere per iscritto le idee principali per poterlo rendere più fruibile a tutti. Anche per prendere le idee che sono venute fuori dalle sapienza c'è comunque bisogno di qualcuno che lo faccia, lo capisca, riassuma e butti giù mezza pagina. Io penso che ti sia fatto prendere dalla foga del discorso, perchè non è che ti condivido quando dici che non abbiamo bisogno di riflessioni, ma di andare a manifestare e a protestare: che siamo bestie? Secondo me in parallelo a tutto quello che organizziamo (manifestazioni, sit-in, sfilate di carri, rassegne cinematografiche, lanci di pomodori, scalate della tour eiffel) c'è bisogno di un minimo consapevolezza, altrimenti è solo goliardia.
Inoltre grazie alle riflessioni che abbiamo fatto alle assemblee, in 3 settimane siamo passati da un no Gelmini a una riflessione più ampia sulla riforma del modo di trasmettere il sapere a livello europeo e globale, che non è proprio una cosa da niente. E che ci permette adesso di poter coinvolgere studenti di altre nazionalità, cosa che nn sarebbe stato possibile se avessimo usato le assemblee per discutere su come ottenere visibilità. E continuando a discutere costruttivamente come abbiamo fatto fino ad adesso penso che potremo allargare il fronte dell'onda ancora di più, visto che la nostra critica al neo-liberismo non riguarda soltanto l'università, anche se è stata la scintilla.

Ciaaa

Luca

Guarda sono il primo a cercare le riflessioni, sono in contatto con quelli della mia facoltà a Roma e conosco abbastanza le idee che stanno tirando fuori. Io qui vorrei essere più risolutivo, è vero che in 3 settimane abbiamo fatto passi avanti ma è vero pure che non è partito nulla di concreto per manifestare, e non parlo delle occasioni a cui aderiamo o a cui aderiremo. Dovremmo ad esempio cercare di organizzare noi una manifestazione, ad esempio a livello europeo, una giornata comune per tutte le capitali e le città in cui si possa manifestare e far sentire con forza che ci siamo! Per far questo serve tempo, del preavviso che consenta con tutti i mezzi possibili di far arrivare la notizia a tutti! Sto lavorando a delle idee ma con quelli della mia facoltà, perché qui tra 3 mesi non vi vedrò più e quello che avrò prodotto non potrò più sostenerlo di persona!
Le riflessioni ci sono, ne stanno facendo tante. Diventiamo noi il braccio, senza separarlo dalla mente è ovvio, ma sfruttiamo la potenzialità di numerosi contatti in vari paesi d'europa per organizzare qualcosa di importante. Temo che tra gruppi di lavoro e riflessioni, questi 3 mesi per me e tanti altri passeranno molto in fretta e alla fine quello che sarà mancato saranno segnali forti della nostra presenza!!! Questo solo lavorando e mettendoci TUTTE le energie può essere fatto!!!

Cia
Andrea

salut,
je m'insert dans cette discussion et je cherche à le faire en français.. (pardonnez-moi les fautes d'orthographe)
alors j'avais proposé sur la ml un rendez-vous que je trouve assez intéressant.. il s'agit de la manif qu'il y aura le 6 décembre organisée par les précaires et les chômeurs pour l'elargissement des droits sociaux.
je trouve soit nécessaire qu'on s'y aille.. massivement.
et qu'on commence à penser à d'autres slogans..
genre..
"c'est à vous de payer votre crise.."
"on ne cherche pas de regagner ce qui vous êtes en train de nous prendre.. nous exigeons beaucoup plus de ce que nous avions: revenue garantie pour tou.te.s".. etc.

ensuite pour ce qui concerne l'action "européenne".. on pourrait utiliser la date du 12 décembre.. si on commence à travailler tout de suite là-dessous.

quelques liens:
pour les ritals.. http://www.globalproject.info/art-18003.html
et à propos de la manif du 6.. pour ceux qui ont envie de se casser la tête sur le passage de l'RMI à l'RSA
http://www.collectif-rto.org/spip.php?article686 et http://www.laviedesidees.fr/Les-impenses-d-une-reforme.html

sur les reflexions.. voilà par example une petite syntese que je reprend de cet article http://annaadamolo.noblogs.org/post/2008/11/17/fase-2-autorifroma-e-coordinamento-nazionale
"les axes politiques incontournables sont trois: la question de la didactique et la critique générale au système de 3+2 qui a déqualifié les programmes, fragmentés les savoirs, inventé une licence utile que pour les agences d'intérim; le droit à l'étude, qui doit être garanti à travers des revenues directes et indirectes; la formation au travail, qu'on doit traduire en stage qualifiés et suffisamment rétribués.. recherche et stages ne peuvent plus être conçus en tant que simple main d'oeuvre gratuite et passive pour quelque professeur ou entreprise."

bon,
biz
gio

Manifestation samedi 6 décembre : Avec ou sans emploi, de nouveaux droits ! Nous ne payerons pas votre crise !

Il y a des milliards pour sauver les banques Et leur permettre, une fois renflouées, de continuer à boursicoter et entreprendre ! On replâtre un système qui mène droit à la catastrophe, sociale et écologique, sans le mettre en cause. Nous avons pourtant besoin de changer de système !

Ce n’est pas à nous de payer pour LEUR crise !

Suite à la spéculation effrénée, la crise économique et les restructurations vont entraîner des centaines de milliers de suppressions d’emplois. Qui paye ? Ce sont les classes laborieuses, salariés, précaires ou pas, chômeurs. Or, le régime d’assurance chômage indemnise déjà moins de la moitié des chômeurs inscrits ; les primo-demandeurs d’emploi, les précaires aux périodes d’emploi courtes, en sont exclus alors même que les CDD représentent les ¾ des embauches. Il ne s’agit pas pour nous de sauver les banques et le système financier responsables de la crise, l’urgence est sociale : il s’agit d’éviter que des millions de personnes soient contraintes de survivre dans la pauvreté !

Pour une protection effective contre le chômage

Pour cela, une seule solution, outre l’interdiction des licenciements dans les entreprises qui font des bénéfices : renforcer, étendre et généraliser la protection contre le chômage et la précarité, afin que personne ne soit laissé sans un revenu suffisant pour vivre. Salarié en poste, au chômage ou en formation, à un moment ou un autre, dans des conditions diverses, chacun est concerné par le chômage : un salarié sur deux passe par le chômage. Nous exigeons une véritable protection contre le chômage et la précarité, par l’instauration d’une garantie de revenu décent pour tous et toutes, avec ou sans emploi, et la continuité des droits sociaux, à la formation, à la retraite, au logement à la santé, aux papiers. Cette revendication est d’ores et déjà celle des organisations de chômeurs et de précaires AC !, APEIS, MNCP, d’ATTAC, de la Fondation Copernic, de Génération Précaire, de la Coordination des Intermittents et Précaires d’Ile de France, de la Confédération paysanne, du SNU-ANPE, de Stop Précarité et de l’Union syndicale Solidaires.

Revenu garanti pour tous avec ou sans emploi !

Nous exigeons de la prochaine convention UNEDIC, qui régira l’assurance chômage, qu’elle garantisse à tous un revenu correct et la continuité de leurs droits sociaux. Nous appelons tous les salariés en poste ou au chômage, tous les collectifs et toutes les organisations de salariés, de chômeurs, de précaires à participer à la mobilisation contre le chômage et la précarité et pour de nouveaux droits sociaux !

TOUS A LA MANIFESTATION contre le chômage et la précarité, pour de nouveaux droits sociaux, du samedi 6 DECEMBRE !!!
14h30, Place Stalingrad en direction de Place Clichy

AC !, APEIS, ATTAC, CIP-IDF, CNDF, Fondation Copernic, Marches Européennes, No-Vox, Stop Précarité, Union syndicale Solidaires